SOGNI NORMALI O PREMONITORI?

Pubblicato lunedì 2 maggio 2016

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Il mondo dei sogni affascina l’uomo dall’inizio dei tempi e l’atteggiamento dell’uomo nei confronti dei sogni è stato mutevole.

Il sonno ogni notte passa attraverso diverse fasi, quella in cui si sogna viene chiamata fase REM (rapid eye movements).

Si calcola che per ogni fase si fanno in media una cinquantina di sogni che spesso vengono visualizzati solo come immagini.

Forse non tutti ricordano i propri sogni al mattino anche se tutti sogniamo.

I sogni possono assumere diversi significati.

Quelli normali o premonitori.

I sogni normali vengono interpretati come quelli generati dalle varie situazioni che ci capitano durante la giornata.

Da emozioni, da pensieri che ci portano verso il nostro inconscio dove si possono realizzare i desideri più nascosti, che in realtà non si potrebbero mai concretizzare.

I nostri stati d’animo nascosti prendono vita durante il sogno, andando ad elaborare informazioni nascoste sulle situazioni quotidiane.

Sognare aiuta a classificare gli eventi e a risolvere i problemi che si sono incontrati durante lo stato di veglia.

La funzione del sogno è quella di catalogare i nostri stati d’animo in immagini, portandoci a liberarci di ciò che non ci torna utile.

Il sogno ci porta ad analizzare il nostro vero io e a farci comprendere meglio noi stessi.

Analizzare le proprie emozioni che si manifestano durante il sonno, potrebbe aiutarci a comprendere meglio le situazioni che si vivono così da andarne a modificare alcuni aspetti.

Durante la fase REM, il nostro corpo astrale (corpo non fisico), ci porta a fare un viaggio dentro le nostre emozioni.

Ogni sogno ha una scenografia a se perché rappresenta ciò che il nostro corpo astrale ci trasmette.

Attraverso di esso possiamo capire cosa realmente viviamo nel quotidiano come se fosse uno specchio delle emozioni.

I sogni vengono utilizzati dalla psicanalisi come strumento di analisi e cura.

I sogni son desideri
di felicita’
nel sogno non hai pensieri
esprimi con sincerità
si vede chissà se un giorno
la sorte non ti arriderà
tu sogna e spera fermamente
dimentica il presente
e il sogno realtà diverrà.”

Cenerentola

Nel corso dei secoli il sogno è stato visto come un messaggio che ci giunge dalle divinità, dai defunti.

Ogni cultura ha sempre voluto entrare a far parte di un processo di comunicazione che trascende la ragione.

Gli Egiziani pensavano che i sogni potessero essere premonitori e quindi potevano apparire chiari o celati da simbolismo.

I sogni premonitori vengono classificati così, quando quello che si sogna trova conferma nella vita reale in situazioni analoghe se non completamente uguali.

A riguardo ci sono ancora tante perplessità sulla veridicità dei sogni premonitori perché tutto ricondurrebbe sempre alle nostre emozioni.

Gli scienziati chiaramente parlano di coincidenze perché secondo loro potrebbero riflettere le reali preoccupazioni.

Si parla anche di abbinamenti legati a sogni simbolici che potrebbero adattarsi a più svariate combinazioni di sogni, entrando così a far parte di una casistica.

In realtà ogni sogno potrebbe diventare profetico se si trovasse una situazione reale a cui adattarlo.

In questo caso allora tutti i sogni potrebbero diventare profetici.

Alcuni ritengono che i sogni premonitori siano quelli che in cui si vivono scene di sofferenza, morte o dolore.

Non sempre è cosi.

In ogni caso per essere chiamati profetici, devono rivelare e trovare corrispondenza in qualcosa che non si poteva sapere.

La cosa migliore sarebbe quella di avere un diario dei sogni dove annotarli, così da potersi ritrovare con un reale resoconto per un’eventuale paragone con gli avvenimenti che ci capiteranno.

I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi.”

Sigmund Freud